Camposud 2021
Verso un'ecologia planetaria
Tra agosto e settembre 2021 si è tenuto il festival CAMPOSUD, svolto tra Calasetta e Cagliari. Il progetto “riflette e amplifica l’eredità del pensiero di Antonio Gramsci nel tempo presente. Al centro del percorso sono le nuove questioni meridionali e il concetto di Sud, inteso non solo dal punto di vista geografico, ma come risposta al pensiero egemonico, immaginario poetico ed esperienziale, spazio di trasformazione dei territori attraverso proposte comunitarie alternative all’iperproduzione che caratterizza l’epoca attuale” (come si legge nel sito dedicato al festival).
Il festival è stato curato da Giulia Palomba e Maria Paola Zedda, con l’ausilio di Alessandra Marchi, dell’Istituto Gramsci, in qualità di referente scientifica.
Lo abbiamo seguito nelle sue giornate calasettane, che riproponiamo in questa pagina per coloro che non hanno potuto partecipare o che volessero rivivere alcuni dei suoi momenti.
Domenica 22 agosto 2021
Nella prima giornata abbiamo assistito alla presentazione del progetto didattico multimediale sulla collezione permanente del Museo MACC di Calasetta.
Si tratta di un grande scermo multmediale, multitouch, nel quale è possibile visionare le opere presenti al museo, corredate da schede, interviste agli autori o ai curatori, e dove è possibile fare ricerche e operazioni multimediali che possano avvicinare i visitatori all’arte in maniera attiva.
Nelle parole del direttore del MACC, Efisio Carbone, tutti i dettagli di questo progetto.
Durante la serata abbiamo assistito alla presentazione del festival. Nel video le parole di Efisio Carbone, e delle curatrici Maria Paola Zedda e Giulia Palomba.
South Talks
Subito dopo abbiamo assistito alla discussione serale, che ogni giorno di Festival è stata ospitata presso il MACC, il Musero di Arte Contemporanea di Calasetta. In questa prima giornata il tema è stato “Pedagogie Planetarie”.
Nel video, la discussione inegrale della serata.
Venerdì 27 agosto 2021
La seconda giornata ha visto partire ufficialmente il festival Camposud, coi l’arrivo degli studenti, degli ospiti e la partenza dei laboratori
In questo video le parole della curatrice
Con la partenza ufficiale del festival, parte anche il primo laboratorio, Gyotaku, curato da Casa Falconieri. Un interessante metodo di stampa del Giappone dell’epoca Edo, nel quale si utilizzavano i prodotti della pesca come matrici vere e proprie e particolari tipi di carta e inchiostro. Gabriella Locci, che ha tenuto il laboratorio, ci ha raccontato nel dettaglio il proprio lavoro.
La sera, dopo un breve saluto, il South Talks ha avuto come ospite Habib Ayeb, ricercatore presso l’Université de Vincennes – Paris 8, geografo e realizzatori di diversi documentari.
L’intervista realizzata ad Habib Ayeb da Alessandra Marchi
South Talks
La discussione ha avuto come tema “Praxis per una nuova sovranità alimentare”, durante la quale si sono confrontati Habib Ayeb e Luisa Camoglio, responsabile del progetto “Cantina di Sophia”, nel quale ha “adottato” una vecchia vigna riportandola in produzione, con i criteri dell’agricoltura biologica.
La setata si è chiusa con la proiezione del documentario “Couscous, I semi della dignità”, di Habib Ayeb.
Sabato 28 agosto 2021
Durante la terza giornata, il tema è stato “I beni comuni come ecologia abitativa”.
In questa lunga e ineressante intervista Marco Deseriis (Scuola Normale Superiore di Pisa) ci ha illustrato il frutto di anni di ricerche sulle piattaforme di democrazia digitale, come Rousseau del M5s, LiquidFeedback, Loomio, ecc. Abbiamo parlato dei vantaggi e delle criticità di questi sistemi, dei loro aspetti tecnici e normativi, e delle contraddizioni che si sono sviluppate in Europa con il loro utilizzo.
South Talks
Il South Talks della serata ha visto il confronto tra Marco Deseriis e Tomislav Medak, Autore Artista e attivista del Pirate Care Project, con il tema già citato: “I beni comuni come ecologia abitativa”
Domenica 29 agosto 2021
Nel corso della giornata si è tenuto il south talks quotidiano, dal titolo: “Oltre il Mediterraneo”, con la partecipazione di Iain Chambers, docente di Studi Culturali e Postcoloniali del Mediterraneo presso l’Università Orientale di Napoli, con Lucrezia Cippitelli, dovente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano), Direttrice artistica presso l’Athelier Picha e alla Biennale di Lubumbashi. Hanno inoltre partecipato Emiliana Sabiu, Matteo Rubbi e Carlo Spiga del Collettivo Cherimus.
Domenica 5 settembre 2021
Nell’ultima giornata del festival sono stati presentati i lavori realizzati suranti il Summer Camp. Lavori che sono partiti dallo spunto di Gramsci e dei Quaderni, con i partecipanti che lo hanno connesso col proprio lavoro personale scoprendo il potenziale di Gramsci. Un altro percorso intrapreso ha cercato di realizzare un lavoro sperimentale basato sui Quaderni: con le potenzialità e le caratteristiche del metodo di scrittura dell’autore sardo, ma anche con le suggestioni dei lavori e dei film presentati durante il festival.
Quest’ultima giornata dalle parole di Beatrice Catanzaro e Valeria Graziano: